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La Locanda del Duellante

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  • La Locanda del Duellante

    Sorpreso da una fitta pioggia e da un vento gelido che percorreva le verdi valli Hiberniane mi decisi quindi a rifuggiarmi in quella che tutti considerano la loro seconda casa ... La Locanda del Duellante ... o meglio conosciuta come la locanda di Burz.

    Qui immersi in un attmosfera calda ed accogliente, tra risa ed ottimo sidro si possono ascoltare le storie più assurde dell'intero regno.

    Questo e' anche il posto dove i duellanti di Hibernia si riuniscono per vantarsi delle loro vittorie o per bullarsi dei loro prossimi avversari ... forse e' proprio questo clima amichevole e sereno nonostante le urla e gli schiamazzi a farmi tanto amare questo posto.

    Entrai bagnato fradicio, e dopo aver preso un boccale dell'ottimo sidro di Burz mi misi a sede vicino al fuoco ... in attesa di sentire una nuova storia o una nuova dichiarazione di sfida.

  • #2
    ...Una risata invase il locale facendo girare di spalle il non più giovane figuro che fradicio era appena entrato nella locanda ordinando un boccale di sidro...

    L'aittante firbolgo si stagliava all'ingresso della locanda con la sua monumentale figura, lentamente si tolse il cappuccio, rivelando un'isolita capigliatura a punta... fece pochi passi e si sedette accanto al fuoco sussurando alcune parole all'infreddolito guerriero "Vediamo come se la caveranno quei pivelli, per questa volta lascerò vincere qualcun'altro"... e inizio a sorseggiare il proprio boccare di birra schiumoso allo scoppiettare del fuoco...
    Ultima modifica di Reverant; 02/02/06, 17:30.
    Stefano
    Presidente del Real Berghem - Fantalega GdL
    - Campioni della Fantalega GdL 2008/2009
    - Campioni della Fantalega GdL 2009/2010

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    • #3
      ... e fu in quel momento, che da un angolo oscuro si udì un fruscio di foglie, nell'ombra due occhi rossi come il sangue, riflettevano le fiamme che nel grosso camino si muovevano insidiose.

      " Chi si nasconde dalla vista della gente non può che essere un codardo " disse con tono provocatorio un guerriero Shar rivolgendosi verso quegli occhi occupati a scrutare gli ignari presenti...

      "Forse la tua faccia è troppo raccapricciante per essere mostrata?" continuò lo spavaldo guerriero...

      Uno scricchiolio simile a quello prodotto da un arco messo in tensione risuono nella stanza, dall'oscurità' si defini il volto di una strana creatura dalle smbianze umane, la pelle simile alla corteccia della quercia più vecchia e al posto della peluria rigogliose foglie di un arancio acceso.

      Silvana era la razza di quella stana creatura.

      Una voce calda come il vento che accarezza le spiagge di Stygia disse:

      "Qual è il tuo nome giovane guerriero?"

      Lo Shar rispose:

      "Hanubi è il mio nome Vecchio... ma non permetterti di pronunciarlo perché non sei degno di tale onore!"

      Il Silvano allora disse:

      "Oste una pinta della migliore birra al mio nuovo amico...Così che possa finire di ubriacarsi insieme ai topi qui fuori !"

      Accecato dalla rabbia Hanubi sguaino la spada scagliandosi verso la creatura, ma un groviglio di rovi blocco la sua corsa avvolgendolo come la tela di un ragno.

      Da dietro le spalle del ormai impotente Shar comparve Gjdeon l'ombra più temuta del reame, che puntandogli un pugnale alla gola gli disse:

      " Placa la tua ira stolto, questo non è il luogo ne il tempo adatto! "

      Per qualche secondo il silenzio regnò nella taverna disturbato solo dallo crepitio del fuoco.

      I rovi che tenevano prigioniero il povero sprovveduto si polverizzarono lasciando una leggera nebbiolina, l'Elfo vedendo che ormai il guerriero si era calmato ritirò il pugnale.

      Hanubi ferito nel orgoglio, con voce flebile disse:" qual'è il tuo nome straniero? "

      Il Silvano Rispose: " Ghostreep è il mio nome, Animista per vocazione " aggiunse " se brami la sfida al grande torneo dei Guardiani della leggenda mi potrai trovare, ma non sarò cosi comprensivo!”

      Poi il Silvano fece un cenno di dissenso con quel vecchio volto segnato dalle mille battaglie e si rimmerse nel oscurità di quell’angolo buio dove nessuno lo avrebbe più scocciato…
      Ultima modifica di Ghost Dog; 03/02/06, 09:48.
      Ghostreep Animista 50
      Fantaman Menta 50
      Gjdeon Ombra 50
      Ghostleg Ranger 50
      Ejuep Druito 50
      Dekal Blademaster 50
      Gniagnia banshee 50

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      • #4
        ....amava tornare spesso in quella locanda

        ...la sua vita di guerriero spesa con i suoi amici e compagni d'arme a difendere il suo Reame non gli concedeva pause..., fatica, sudore e sangue erano la quotidianeità della sua vita...

        Ma quando il suo tempo glielo permetteva sapeva dove dimenticare angoscie e preoccupazioni, sapeva dove poter permettersi di passare qualche ora senza pensare più a nulla...

        La locanda era un po' isolata dall'abitato, e gli piaceva arrivare all'ora del tramonto, quando le ombre degli abeti che la circondavano si allungavano fin quasi a indicare una direzione, e i riflessi rossastri del sole morente facevano risaltare in controluce il rustico disegno di quella costruzione antica....

        amava quell'atmosfera, amava quei colori, amava quegli odori...

        percorreva sempre lentamente sul suo fedele cavallo quella strada fatta di ciotoli smossi e accompagnata per qualche tratto da un robusto steccato sul versante ovest, dove un vivace torrente scorreva impetuosamente più in basso...

        gli piaceva ascoltare nel silenzio il rumore dell'acqua e il soffiare del vento, il cinguettio dei passeri e il fruscio dei piccoli animali del bosco che scappavano al suo passaggio, fino a chè si gustava il contrasto del brusio e delle voci provenienti dalla locanda che, man mano che si avvicinava, arrivavano a coprire i suoni della natura...

        si divertiva a cercare di capire se ne riconosceva qualcuna, e a prepararsi una battuta ad hoc per quando avrebbe varcato la soglia...

        ma quella sera era diversa da tutte le altre, aveva nevicato tutto il giorno ed il paesaggio era completamente cambiato, il sole era tramontato anzi tempo, e al bianco candore della neve che copriva ogni cosa faceva da contrasto l'oscurità della notte ormai incombente.

        c'era silenzio, un silenzio interrotto solo dal rumore del torrente, che sembrava meno allegro del solito...

        anche dalla locanda non provenivano voci, nè suoni...

        meglio così, a volte gli piaceva gustare in solitudine il suo boccale di sidro, vagando coi suoi pensieri e coi suoi sogni....

        dopo aver indugiato un attimo stava per varcare la porta della locanda, quando fu quasi investito da una figura incappucciata che usciva di corsa camminando curiosamente quasi sollevato dal suolo.... ; aveva sentito parlare di quella nuova razza che da qualche tempo circolava per le strade di Hibernia, ma da vicino non li aveva mai visti ancora...

        nutriva isitintivamente una certa diffidenza per le nuove razze che negli ultimi tempi avevano cominciato ad affollare il reame, vantandosi per le loro qualità e i loro poteri....

        Lui era uno all'antica, e pensava che i vecchi metodi e le vecchie tradizioni fossero sempre i migliori.

        il Vampiro si schernì quasi intimorito dall'austero aspetto del Campione "scusate signore, non vi avevo visto..."

        "vi scuso, ma badate a voi; se affronterete i nostri nemici andando in giro in questo modo la vostra carriera non sarà nè lunga, nè piacevole"

        "probabilmente non mi conoscete signore, sono un Vampiro e non temo nessuno, sono un ottima lama e un osso davvero duro, spero di avere occasione di dimostrarvelo"

        "ne sono ansioso, e penso che il Torneo del Reame potrebbe essere un ottima occasione per farvi vedere che un Vampiro non potrà mai competere con un Campione! "

        "Raccolgo con piacere la sfida Signore, state in guardia, ci rivedremo nell'arena, scusatemi ma ora sono di fretta..."

        La neve aveva ricominciato a fioccare fitta; seguì con lo sguardo il Vampiro allontanarsi sollevato dal suolo con quella sua strana andatura a zig zag e scomparire in un attimo inghiottito dall'oscurità...

        Aveva fatto bene a sfidarlo cosi?
        Ultima modifica di andromeda; 04/02/06, 19:04.
        Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi
        - Saint Exupery -


        Andromeda, Guardiano della Leggenda

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        • #5
          Erano passati anni da quando Sir Fhenjx era andato l'ultima volta alla Locanda del Duellante prima di partire per la terribile guerra che troppo gocce di sangue aveva versato e che troppi innocenti aveva punito,era stato nei gelidi luoghi di Midgard,dove la neve non si scioglie mai e il ghiaccio a lungo andare ti erode il cuore,la mente,ti cambia inspiegabilmente senza che tu te ne accorga,e così era successo anche a Sir Fhenjx,che da quando era partito pieno di speranze e di sogni era cambiato,e ora non voleva più combattere in stupide guerre di signorotti viziati,voleva riposare tra le verdi terre di Hybernia,tra i tramonti di Lough Derg,nell'atmosfera di Tir Na Nog,la più bella città del mondo.
          La strada per tornare da Midgard era lunga e non facile,un giorno stava camminando nell'ombra tra le innevate foreste di Midgard quando uno Shadowblade lo scoprì,il combattimento fu durissimo perchè Sir Fhenjx era stanco,mentalmente e fisicamente e ogni colpo che infliggeva in più si indeboliva,ma alla fine ebbe la vittoria e inchinandosi davanti al valoroso nemico riprese il suo cammino. Ma dopo pochi giorni un altro scontro aveva dovuto fare e poi un altro ancora,ed era così stremato che ora seguiva il magico profumo delle terre di Hybernia,o forse stava solo aspettando un valoroso guerriero che gli desse il colpo di grazia,ma questo non arrivò.
          Passarono due anni e finalmente Sir Fhenjx tornò in patria e si recò alla Locanda del Duellante,ma tutto per lui era cambiato,le grida e gli schiamazzi dei giovani guerrieri che non aspettavano altro che intingere la loro spada nel rosso sangue nemico gli sembravano stupidaggini,bazzecole di ignoranti che non conoscevano gli orrori della guerra.
          Entrò nella Locanda che per sua fortuna era isolata dal mondo esterno poichè era stata uno dei vecchi rifugi che erano stati utilizzati dagli Hyberniani per sfuggire alla collera degli Albionesi e di Merlino,di cui la staffa magica avevano rubato,entrò dunque e non riconobbe più il posto magico che si ricordava,forse sbagliava lui,forse le sue opinioni erano tanto cambiate da fargli vedere quel posto diverso,ma comunque non era per lui più la stessa cosa.
          Sir Fhenjx decise comunque di andare avanti,e chiamando il barista ordinò dell'idromele che gli sembrò più buono del solito, aveva quel qualcosa in più che gli dava un tocco divino,forse perchè per anni aveva bevuto solo la gelida acqua dei mari e deiu fiumi di Midgard.
          Chiese una camera e si ritirò tra le candide coperte del suo letto e chiudendo gli occhi si addormentò.
          Passarono i mesi e una sera,mentre Sir Fhenjx si coricava sentì dei passi sul tetto,subito si vestì e prese le sue armi e nascosto nell'ombra cominciò la ricerca di quell'assassino,provava una strana sensazione,che non provava da molto tempo,e mentre pensava a queste cose lo avvistò,era lì,aspettava qualcosa,e Fhenjx in un impeto di sfogo lo uccise in un colpo solo,senza fargli nemmeno vedere chi era l'artefice del suo destino,e così tornò a letto,le sue spade ancora una volta macchiate di sangue,sangue albionese però.
          Quando chiuse gli occhi gli tornarono alla mente tutti i duelli che in guerra aveva vinto e provò di nuovo quella sensazione,sentì di nuovo le lame cigolare sul pavimento e sentiva di aver bisogno di qualcosa che gli era mancato,subito capì,era di nuovo tornato il giovane che voleva far vedere a tutti il suo onore,poi si addormentò.
          L'indomani si alzò di buon ora e tutti come al solito lo salutarono come l'eroe di guerra,ma lui invece di ordinare la colazione andò alla bacheca e notò un torneo,si,era quello che ci voleva,aveva bisogno di tornare ad allenarsi e quella era la giusta occasione.
          Scese in città per informarsi e scoprì che i tempi erano cambiati,ora albion si vociferava che ci volesse attaccare,dunque l'assassino non era un giovane capitato lì per caso,era una spia,e probabilmente ce n'erano molte altre.
          Andai dal Re e gli dissi tutto e dalla sua faccia capii che era molto preoccupato e lo rincuorai, " se avrà bisogno di me io sono pronto a seguirla in battaglia,mio Re "
          " Grazie,uomini forti e coraggiosi come lei ci faranno comodo in questa nuova e lunga guerra,ma per affrontarla,lei avrà bisogno di un nuovo equipaggiamento,si presenti all'officina reale e vada dal mio fabbro,solo io ho l'onore di poter vestire le sue magnifiche armi e armature,ma lei mostri questa lettera e per lei farà le più belle armature e armi del reame."
          Sir Fhenjx ringraziò moltissimo il Re e una votla arrivato nell'officina reale fece vedere la commissione da parte del re di creare per lui delel nuove armi e delle nuove armature e così fu,una settiamna dopo indossava per la prima volta le vesti più potenti che aveva mai usato,era segno di una svolta nella sua vita.
          E quando avrebbe terminato il torneo si sarebbe dedicato di nuovo alla guerra,ad Albion,per la gloria del reame.
          - La vera gloria consiste nel fare ciò che merita di essere scritto e di scrivere ciò che merita di essere letto. - Plinio Il Vecchio
          - Ubi maior, minor cessat. -

          SHOCK NUDO!!

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