Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Medicina e società: Allergie nel mondo d'oggi - 1° parte

Collapse
X
Collapse

  • Medicina e società: Allergie nel mondo d'oggi - 1° parte

    Medicina e società: le allergie - 1° parte

    Etimologicamente la parola allergia deriva da due parole greche: allos = altro e ergon = lavoro, reazione; quindi “altro lavoro”, “reazione anomala”,reazione anomala rispetto a quelle che l’organismo ha normalmente; quindi allergia significa: mutato tipo di risposta dell’organismo. C’è qualcosa che ieri non mi dava alcun disturbo e che oggi, perché sono diventato sensibile, perché mi sono sensibilizzato, mi fa male o molto male.




    Api
    Il termine allergia fu introdotto nel 1906 dal pediatra viennese Clemens Von Pirqet per definire l’alterata reattività del sistema immunitario di alcuni individui al contatto con alcune sostanze che invece non provocavano nulla nella maggior parte della popolazione.
    Inizialmente, agli inizi del 900, era considerato allergia quello che a volte succedeva a un bambino quando gli si iniettava del siero, in genere siero di cavallo, per curare alcune malattie gravi ad esempio la difterite; se quel bambino si sensibilizzava al siero di cavallo e poi, se per sfortuna gli veniva il tetano, il ricevere ancora siero di cavallo gli avrebbe fatto molto male. Quel male, una grave orticaria con shock, lo chiamiamo “anafilassi” (dalle parole greche ana = contro e filassi = protezione)
    In realtà quando parliamo di allergia oggi pensiamo piuttosto a una forma particolare di “mutato tipo di risposta”, molto comune, che si verifica quasi solo in soggetti predisposti (che sono molti, il 20-30% dei nati) e per una esposizione non così eccezionale come l’inoculo di siero di cavallo, ma quotidiana e minimale; le manifestazioni più tipiche sono l’asma, l’eczema, la rinocongiuntivite. Questa forma di allergia è stata chiamata anche “atopia”, parola che etimologicamente vuol dire “fuori posto, in nessun luogo, insolito” perché allora era difficile capirla e classificarla. Tra allergia, atopia e anafilassi c’è in comune lo stesso tipo di anticorpo (il marchio di fabbrica =IgE)
    I soggetti predisposti vengono chiamati “atopici”, e si dice che hanno una costituzione atopica di cui si possono riconoscere gli indizi già nel sangue alla nascita. Ma dalla “costituzione” alla “malattia” occorre che ci sia un passaggio attraverso una serie di eventi o un’assenza di eventi, tra i quali l’esposizione alla sostanza responsabile dell’allergia è solo uno.
    Soffione
    Come per l’obesità, anche il dilagare delle malattie atopiche (o allergiche) è in larga parte dovuto alle mutate condizioni del nostro mondo. Tra queste per ciò che riguarda l’atopia c’è anche l’eccesso di igiene, la rarità delle malattie infettive severe, la scomparsa delle infestazioni da vermi (erano le infezioni più comuni fino ai primi del 900 e lo sono ancora nei paesi del terzo mondo dove le allergie sono estremamente meno frequenti e le IgE sono gli specifici anticorpi deputati alla difesa contro i vermi e quindi sempre impegnate a lavorare), l’esposizione al fumo, alle polveri sottili e ai prodotti di combustione del traffico.
    Il Marchio di Fabbrica

    Le IgE (Immunoglobuline E) sono una classe di anticorpi responsabile di molte delle manifestazioni allergiche. Il dosaggio di questi anticorpi e la conta di alcune cellule immunitarie nel sangue del cordone ombelicale del neonato ci dice che si può nascere già sensibilizzati ad alcuni alimenti molto comuni come latte e uovo e anche alla polvere domestica. Solo che nella maggior parte di noi si raggiunge una “tolleranza immunologica” proprio a forza di essere esposti a queste sostanze. Questa è la differenza principale tra i “predisposti” che stentano a raggiungere la tolleranza, e tutti gli altri che invece la raggiungono già nel primo anno di vita.

    Chi guarisce prima e chi dopo
    Se prendiamo in considerazione un bambino che ha presentato uno dei due segni principali di atopia (l’asma o la dermatite atopica) importa sapere che la grande maggioranza delle dermatiti atopiche del primo anno di vita e almeno la metà delle asme o delle bronchiti asmatiche dei primi 5-6 anni di vita guariscono per sempre.
    Un po’ diversa è la questione per l’eczema che comincia più tardi e per l’asma allergico dell’età prepuberale: questi tendenzialmente stentano a guarire e, forse, tendenzialmente non guariscono mai (nel senso che possono persistere o ricadere): ma si può dire che nella grandissima maggioranza dei casi, anzi come regola, non peggiorano e non sono malattie progressive. L’asma dell’anziano ha basi costituzionali spesso non allergiche e cause ambientali molto diverse.

    Le Allergie si possono curare
    Sia l’asma che l’eczema rispondono molto bene alle cure e le cure possono essere mantenute per tempi molto lunghi senza temere effetti collateralìFormaggi
    I principali farmaci che sono per l’eczema i cortisonici locali, per l’asma i broncodilatatori e i cortisonici inalanti, se usati a dosaggi corretti e anche quotidianamente e per moltissimi anni non danno né assuefazione, né effetti svantaggiosi veramente rilevanti. Unica cosa sulla pelle, per tempi lunghi, è bene usare preparati “deboli”.
    Per la rinocongiuntivite si usano invece gli antiistaminci per tutto il periodo stagionale interessato associati eventualmente a colliri e spry nasali cortisonici per periodi più limitati

    La Prevenzione funziona?
    Ho detto che esistono fattori ambientali che aumentano o diminuiscono il rischio di sviluppare sintomi allergici. E possiamo aggiungere che per molti decenni (e tuttora) i pediatri di tutto il mondo hanno cercato delle strade per una ragionevole prevenzione, quanto meno per i bambini “a rischio”, cioè per quelli con genitori atopici. Beh, diciamo pure che sono stati altrettanto buchi nell’acqua.
    Oggi sappiamo che ridurre l’esposizione ad allergeni alimentari nel primo anno di vita non riduce ma probabilmente aumenta il rischio di allergia; allontanare il gatto da casa non protegge, al contrario toglie un fattore di protezione. Non introdurre cibi solidi prima del quarto mese non serve. Ammalarsi di infezioni respiratorie ricorrenti così come avere un fratello che si ammala sempre e andare all’asilo nido riduce il rischio di sviluppare asma. L’effetto protettivo del latte materno, in passato dato come certo, oggi viene messo in dubbio. I tentativi di trattamento farmacologico molto precoce o preventivi non hanno mostrato effetti positivi meritevoli di essere presi in considerazione.
    Certo, il fumo dei genitori e dei conviventi (e il proprio) fa male ed è di per se stesso causa di asma. L’abitare vicino ad una via di grande passaggio veicolare fa (statisticamente) male. Vivere in campagna fa (statisticamente) bene. Ma non è facile sempre tenere in considerazione questi aspetti salutari, anzi, spesso non è proprio possibile; forse sarebbe meglio non vivere pensando solo a proteggersi dalle malattie.

    Paolo Paganuzzi (Andromeda)

    • Fizziu
      #2
      Fizziu commented
      Editing a comment
      bello scritto Paolo!

      essendo un bel po' allergico (polvere, pollini, graminacee) ed essendo stato affetto da eczema fin da piccolo (sono stato pure in ospedale a causa di questo, mi è "passata" da sola attorno ai 12-13 anni ... ma mi sono rimasti i segni a futura memoria ), il tuo articolo mi tocca da vicino

      inutile dire che lo "spruzzetto" nasale antistaminico è il mio compagno di fiducia quando arriva la primavera ... ma anche per il resto dell'anno, vah.
      Ultima modifica di Fizziu; 17/06/12, 08:14.

    • andromeda
      #3
      andromeda commented
      Editing a comment
      Si, potremmo inserire anche i vermi nella dieta dei bembini , ma forse una cosa già utile sarebbe quella di non essere troppo ossessivi con la pulizia dei bambini e della casa, senza ovviamente trascurare le più comuni norme igieniche

    • Gremio
      #4
      Gremio commented
      Editing a comment
      Bravo Paolo, molto ben scritto e chiaro!!
      E' esattamente il genere di articolo che avevo in mente, complimenti!!!

      Vediamo di pubblicizzarlo tramite FB così diamo visibilità al forum da tutti i punti di vista
    Posting comments is disabled.

article_tags

Collapse

Latest Articles

Collapse

Sto lavorando...
X