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Gite varie : I Giardini di Ninfa - Latina

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  • Gite varie : I Giardini di Ninfa - Latina

    I Giardini di Ninfa

    Un paradiso del verde e della botanica, dove potrete ammirare splendide piante e fiori di ogni colore. Un oasi di serenità poco pubblicizzata, ecco cosa sono i “Giardini di Ninfa”.








    Situati a circa 60km da Roma (nel comune di Cisterna di Latina) si raggiungono facilmente percorrendo la storica via Appia (ci vuole un oretta scarsa di macchina). Dopo averne sentito a lungo parlare da amici e conoscenti con Maddalena abbiamo deciso di recarci finalmente a vedere questo piccolo angolo di Paradiso!!

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    I Giardini di Ninfa
    nascono sui ruderi dell’omonima cittadina e custodiscono quindi al loro interno le rovine di una città medievale che nel corso degli anni venne incendiata e saccheggiata più volte fino a venire abbandonata dagli abitanti nel 1392 dopo un epidemia di malaria.

    Oggi, intorno alle rive di un laghetto, sono rimasti i resti di un borgo fantasma, con le sue mura, le torri, le chiese e le abitazioni.

    Prima di iniziare a raccontarvi la nostra splendida esperienza vi do qualche cenno storico per farvi capire cosa sono i “Giardini di Ninfa” e quanto affondano nel passato le loro origini.
    Questi dati sono stati presi dal sito internet ufficiale dei "Giardini di Ninfa" che racconta molto bene la storia del luogo ed i suoi trsacorsi e contiene anche tutte le informazioni tecniche su orari e costi, oltre naturalmente ad offrire una panoramica sulle varie specie di piante che potete trovarvi.

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    Andiamo dunque con i cenni storici:

    - nel 741 l'imperatore Costantino Copronimo donò Ninfa all'allora Papa Zaccaria
    - nel IX Secolo Ninfa fu in possesso dei Conti di Tuscolo
    - nel 1085 Ninfa entra ufficialmente a far parte dei possedimenti della Santa Sede
    - nel 1159 Rolando Bandinelli viene incoronato papa con il nome di "Alessandro III" nella chiesa di Ninfa
    - nel 1297 Ninfa raggiunse il suo apice grazie a Pietro Caetani che ne incentivò lo sviluppo edilizio
    - nel 1382 una serie di lotte fratricide della nobiltà locale ed un epidemia di malaria distrussero Ninfa rendendola una città fantasma
    - nel 1921 Gelasio Caetani iniziò l'opera di bonifica e rivalutazione botanica dei ruderi di Ninfa
    - nel 1997 l'ultima dei Caetani moriva senza eredi

    da allora la fondazione "Roffredo Caetani di Sermoneta" cura e gestisce lo sviluppo dei Giardini e la loro conservazione.

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    A partire dalla bonifica del 1921 fino ai giorni nostri i curatori dei "Giardini di Ninfa" si sono prodigati a creare tramite geniali interventi botanici e grazie all'estrema cura posta nel realizzare il tutto un angolo di verde di estrema bellezza ricco di ogni genere di piante e fiori.

    Avendo appreso dal sito dei giardini tutte queste informazioni e con ancora nelle orecchie i racconti entusiasti di amici che li avevano visitati ci siamo recati dunque a scoprire con i nostri occhi le meraviglie che fino a quel momento avevamo solo intravisto grazie alle foto.

    La prima scoperta che abbiamo effettuato è che non si possono visitare tutti i giorni ma (ripreso dal sito):
    “I giardini di Ninfa sono aperti al pubblico il primo sabato e domenica del mese da aprile a ottobre (aperture straordinarie: terza domenica di aprile, maggio e giugno; 1 maggio; 1 novembre)”



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    Quindi se volete vederli organizzatevi di conseguenza altrimenti rischiate di rimanere fuori!
    Un consiglio che mi sento di dare è: ANDATE PRESTO. Aprono la mattina alle 9:00, consiglio di stare li almeno una mezz’ora prima perché l’afflusso è tanto e rischiate di fare anche un ora di fila (come noi) per entrare dopo aver preso il biglietto (costo 10,00€).

    A questo punto parliamo della visita!!

    Si parte in gruppi capitanati da una guida che, fermandosi di volta in volta nei punti più suggestivi del sito, vi racconterà la storia del luogo e vi spiegherà che piante state vedendo e perché si trovano li.
    Detto ciò la sensazione che proverete una volta fatti i primi metri sarà di essere tornati indietro nel tempo.
    Prati di un verde che ritenevo esistesse solo nella Contea degli Hobbit e piante così rigogliose e talmente ricche di fiori e colori che dopo un po’ ne avrete quasi la nausea! (in senso positivo è… non mi fraintendete )

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    Ci sono intere aree coltivate con rose, garofani, papaveri, tulipani, peonie, begonie e lillà oltre a quelle dove trovate lavanda, salvia e rosmarino. Il tutto mentre passate tra ruderi ricoperti di edera in mezzo ai quali sorgono alberi di ogni tipo. Troverete tra gli altri ontani, salici, pioppi, olivi, querce, aranci, limoni, melograni, l'azzurro "ceanothus" californiano, i grandi aceri nipponici, le betulle boreali, l'albero dei tulipani, l'acero dello zucchero, magnifici bambù, la splendida Gunnera manicata, i ciliegi cinesi, la calla etiopica ….
    Insomma non vi mancherà nulla se siete degli amanti delle piante!

    Durante la passeggiata arriverà il momento in cui arriverete al fiume. E quello sarà un momento magico.
    Voi che siete appassionati di fantasy e divoratori di giochi e libri che raccontano questo genere in tutte le sue forme forse riuscirete a capirmi se vi dico che mi sono sentito come un elfo di fronte alla sua terra natia. Non trovo parole migliori per descrivere questo paradiso, dovete solamente vederlo per capire.

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    Con Maddalena non finivamo di ripeterci “ma lo vedi quanto è bello?” come due bambini.

    Correderò l’articolo con una serie di immagini che spero vi facciano capire più o meno di cosa si tratta, ma una foto non rende appieno la bellezza del luogo o la sensazione di pace che si prova nel passeggiarvi.

    Unico piccolo neo negativo di tutta la gita è che poiché c’era parecchia affluenza quel giorno le guide ed i custodi non permettevano di fermarsi troppo a lungo ad osservare le piante per non separarsi dal gruppo.

    Rimane comunque il fatto che ho potuto fare tranquillamente qualche centinaio di foto senza nessun problema oltre a godermi appieno “I Giardini di Ninfa”.



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    Ultimo consiglio prima di salutarvi.

    Se riuscite andateci tra inizio maggio e la prima metà di giugno, è il periodo in cui i fiori e le piante danno il meglio di se (anche se visto il microclima vantaggioso di cui usufruisce la zona la fioritura è presente durante tutto l’anno).


    Link Sito: http://www.giardinidininfa.it/







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    • kobadera
      #6
      kobadera commented
      Editing a comment
      Tutto giusto Fiz cerca però di non perdere di vista il problema principale di tutto questo ragionamento.
      Le manie di protagonismo di Maddalena che abbiamo visto tutti ai risultati in cui hanno portato l'Italia.

    • Fizziu
      #7
      Fizziu commented
      Editing a comment
      mi sembra di aver letto che il Governo Monti stia discutendo in Consiglio dei Ministri se abolire Maddalena al fine di snellire l'iter parlamentare relativo alla modifica della legge elettorale.

      Pare non si riesca cambiarla perché vuole decidere tutto lei.

    • Tangorodrim
      #8
      Tangorodrim commented
      Editing a comment
      Come hai ragione Fizzo sul patrimonio storico Italiano... peccato che oltre a non sfruttarlo in alcuni casi non lo curiamo nemmeno .. vedi per esempio Pompei ..
    Posting comments is disabled.

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