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Recensioni film: Sherlock Holmes - Gioco di ombre

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  • Recensioni film: Sherlock Holmes - Gioco di ombre

    Sherlock Holmes: Gioco di ombre
    Bombe di supposta matrice anarchica esplodono a Strasburgo e a Vienna, uno scandalo investe un magnate
    indiano del cotone mentre un industriale americano dell'acciaio muore misteriosamente. Eventi casuali, senza connessione? Non secondo Sherlock Holmes, che ha intuito dietro a tutto ciò un piano criminale, ideato dal professor Moriarty, uomo dall'intelligenza sopraffina e privo di qualsiasi coscienza morale. Holmes strappa dunque Watson alla sua luna di miele con Mary e lo trascina a Parigi, in Germania e infine in Svizzera. La partita a scacchi con Moriarty è tesissima, la posta in gioco niente meno che il corso della Storia.




    Dopo il tutto sommato inaspettato successo del primo film, il regista Guy Ritchie torna col seguito nel quale, Kaboom! E da qui parte tutto.dopo essersi liberato del demoniaco Lord Blackwood, Sherlock Holmes (un Robert Downey Jr che ormai da Iron Man in poi si è ritagliato un posto al sole ad Hollywood, dopo una carriera inziale non propriamente altisonante) si trova a dover affrontare un nemico più raffinato, più impegnativo e decisamente più crudele: il professor Moriarty. I due mettono in atto una vera e propra partita a scacchi, metaforica e reale allo stesso tempo, cercando di essere sempre una mossa avanti all'avversario. Le pedine di questa partita sono innumerevoli e vanno dagli stessi due acerrimi nemici al dott. Watson (Jude Law, perfetta spalla in questo film come nel primo) e la sua bella neo-moglie (Mary Reilly), da Irene Adler (Rachel McAdams), amata/odiata amica/nemica del primo film, alle eminenze politiche più importanti d'Europa, dalla zinagara Sim e suo fratello ad un non meglio precisato fronte anarchico terrorista.

    CattivoneIl professor Moriarty ha in mente un piano ben complicato e Sherlock ci metterà 3/4 del film per mettere tutte le tessere al loro posto. La cosa sorprendente è che i due si sfidano a colpi di "c'avevo già pensato io e ti ho preparato la contromossa" per tutto il film tanto che, all'inizio, si fa un po' fatica a capire le connessioni dei vari eventi e pare un po' assurdo che tutto, ma proprio tutto, possa venire calcolato e previsto alla perfezione ora dall'uno ora dall'altro. Chiaramente il film, così come il primo capitolo, è una rilettura del classico detective di Sir Arthur Conan Doyle e va preso come un film di intrattenimento. Ecco allora che molte trovate, dall'ambientazione vittoriana neo-steampunk con energia elettrica, veicoli a motore, armi automatiche, alle "moviole" nei combattimenti, dagli "zoom" di Sherlock sui particolari che nota al "flashforward" per spiegare le intuizioni e le previsioni dei due scacchisti, risultano adeguate e non fuori luogo, olte che divertenti ovviamente.Il matrimonio. Esilarante.

    La forza del film comunque restano sempre i dialoghi sferzanti e goliardici fra Holmes e Watson, a testimonianza di un rapporto che va oltre la semplice amicizia ed arriva ad una quasi completa complicità. Certe battute o espressioni facciali sono esilaranti e ben eha fatto Ritchie a mantenere invariato il sarcasmo del primo film in questo seguito. Quello che cambia dal primo capitolo del 2009 è la figura del cattivo di turno. A differenza di Lord Blackwood, sedicente satanista ma in realà più un buffone millantatore che altro, nel Gioco di ombre Moriarty e un vero cattivo: sadico, spietato, non esita ad uccidere anche innocenti e a minacciare la vita di Watson e della moglie solo per colpire indirettamente Holmes e renderlo ancora più coinvolto nella partita. Convincente la prova di Jared Harris nei panni del professore, la cui malvagità intrinseca è ben rappresentata sullo schermo. Nel film vengono anche introdotte un paio di nuove figure seppur con poco spazio, quella del simpatico fratello di Sherlock Holmes, Mycroft (detto Mycah, interpretato da Stephen Fry), e quella della zingara Sim (Noomi Rapace). La seconda è probabilmente una figura di contorno utile solo al dipanarsi della trama dle film, ma il primo è possibile ritorni nei prossimi capitoli vista anche la sua simpatia tutta british.

    Che fatica restare vivi!
    Già, perché il finale lascia spazio per un terzo episodio. Ne dubitavate forse? Il mio giudizio è, chiaramente, positivo visto che già il primo mi era piaciuto molto. Il film è godibile, ricco di azione e di gag che vi strapperanno un sorriso. Tre su tutte: il finale, la cavalcata di Sherlock e la scena, immancabile, con Gladstone il cane di Watson ("Holmes, quante volte ha intenzione di uccidere il mio cane?"). Andate a vederlo e passate due ore di divertimento spensierato!


    Fizziu


    Voto: 8/10




    Citazioni:

    Holmes: "Non c'è niente di più sfuggente dell'ovvio".

    Sim, mentre balla con Holmes: "Cosa vedi?", Holmes: "Tutto. E' la mia condanna".

    • Gremio
      #1
      Gremio commented
      Editing a comment
      Visto ieri sera!!! Giudizio per me positivo, anche se 8 mi sembra forse un pò alto, ma sono gusti personali!! Mi è piaciuto perchè è un film divertente ma anche dinamico in perfetto stile Guy Ritchie!! Unico piccolo difetto della pellicola è che ho trovato alcune scene il "slow motion" un pò eccessive, nel senso va bene utilizzare l'effetto rallentamento che da pathos alla scena, ma in un paio di casi forse si è ecceduto. Un consiglio per gli appassionati dei libri di Sir Arthur Conan Doyle, non vi approcciate a questi film pensando di ritrovare lo stesso Sherlock Holmes della carta stampata. Questo è un personaggio simile ma fondamentalmente diverso, però funziona... ed anche bene!!
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