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Recensioni film: I Guardiani del Destino
David Norris, un giovane uomo col vizio della politica, è candidato alla carica di senatore nello stato di New York. In vantaggio sul suo giurassico avversario, David punta tutta la sua campagna sulla freschezza dei suoi pochi anni e su uno spiccato talento oratorio. Ma una foto goliardica, pubblicata intempestivamente dalla stampa, compromette la sua vittoria, assicurandogli nondimeno la simpatia, la fiducia e il voto di Elise, una ballerina promettente incontrata per caso nel bagno degli uomini. Innamorati e perduti nel tempo di un bacio, David ed Elise si congedano per cercarsi e ritrovarsi lungo le strade e sugli autobus di New York. Quel loro amore tuttavia non è scritto nel libro del Presidente, una sorta di deus ex machina che decide il destino degli uomini. Elise non era prevista nel percorso esistenziale di David e dunque i guardiani del destino, agenti operativi del Presidente in giacca, cravatta e Borsalino, dovranno deviarla, aggiustando il tiro e garantendo un disegno più alto.
Rivendicando il libero arbitrio, David sfiderà gli ordini superiori a colpi di testa e di cuore.
"E' il destino ...".
Quante volte abbiamo detto o sentito dire questa frase? Di solito ha una connotazione fatalistica, come a dire "se deve succedere succede e non ci si può far nulla" come se tutto quello che ci capita fosse frutto della casualità. Il film, tratto da un romanzo del famoso romanziere di fantascienza Philip K. Dick (famoso soprattutto per acer scritto "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", libro da cui è stato tratto il film Blade Runner, probabilmente IL film di fantascienza per antonomasia) parte da un assunto differente. Il destino non è casualità, è frutto di un disegno superiore che viene messo in atto dal Presidente (non ridete, non stiamo parlando di LUI anche se a giudicare dai sorrisini e dai commenti in sala non siete gli unici ad averlo pensato ...) e monitorato, influenzato ed eventualmente aggistato dai suoi "Guardiani", esseri di forma umana riconoscibili dalla borsalina in testa (è un tipo di berretto, 'gnuranti!) e dal fatto che vivono molto più a lungo di un qualsiasi altro essere vivente.
E così quando Matt Damon (David Norris) si trova ad innamorarsi della sempre bella Elise Selias (Emily Blunt) che non è destinata a stare con lui nei piani del Presidente ecco che succede il finimondo. I Guardiani cercheranno in tutti i modi, sfurttando i loro poteri in verità piuttosto semplici ma estremamente efficaci, di convincerlo prima con le buone e poi con le meno buone (niente violenza, però, sia chiaro) a lasciar perdere Elise facendo leva sulle ambizioni, sui sensi di colpa, sulle possibilità di entrambi.
Cosa può succedere quando ci mettiamo in testa di combattere contro forze più imponenti di noi, quando non ci arrendiamo ai fatti ma vogliamo andare oltre, quando lottiamo con le unghie e con i denti per ottenre quello che vogliamo? David Norris lo scoprirà con lo scorrere del film, troverà aiuti insperati così come sgambetti improvvisi messi in atto da insospettabili comparse nella sua vita che, con un gesto o una parola, sono in grado di cambiare le sue "linee del destino". Il film vuole dare un chiaro messaggio: lotta per quello che desideri, lotta per ottenere quello che vuoi e non arrenderti mai.
Risulta impossibile non parteggiare per i due innamorati visto che i Guardiani ci provano in ogni modo a metter loro i bastoni fra le ruote. Matt Damon offre una recitazione convincente pur senza strafare, Emily Blunt col suo visino simpatico lo segue a ruota riuscendo, forse anche meglio del collega, a dare un tocco di credibilità in più alla sua Elise, una donna con sogni e ambizioni come tutti, determinata, simpatica, autoironica. Il film scorre via liscio senza troppi scossoni nonostante i protagonisti corrano ... letteralmente ... per almeno metà della pellicola. Gli effetti speciali svolgono il loro ruolo senza risultare superflui visto che il film, pur con un soggetto simil-fantascientifico, è ambientato nella realtà di tutti i giorni e racconta vite normalissime di due persone comuni.
Come detto sopra il messaggio finale del film è chiaro ma allo spettatore resta, sui titoli di coda, un po' di amaro in bocca che sa di occasione perduta. Intendiamoci, il film è godibile e difficilmente avrete la sensazione di aver buttato i vostri soldi però si poteva fare di più, si poteva osare qualcosa di un po' più complesso. I Guardiani sono rappresentati in maniera molto "umana" pur se umani non sono ma la loro figura è solo accennata, le motivazioni che li spingono ad agire seguendo le indicazioni del Presidente non vengono mai approfondite in modo da far capire allo spettatore chi sono veramente e perché fanno quello che fanno. Insomma la loro figura è la portante di tutto il film ma è come vedere una statua di cui non si sa nulla della provenienza, dei materiali di cui è fatta, degli scopi che l'artista voleva raggiungere creandola ... è lì, la vedi, magari ti piace pure ma senti che non riesci a capirla fino in fondo e ad apprezzarla in pieno. Dialoghi come "Perché fai così?" "Ho i miei motivi ..." non aiutano lo spettatore ad immedesimarsi a pieno nella storia e, come detto, fanno parteggiare fin da subito per gli "sfortunati morosi" quando, in verità, i Guardiani sono tutto fuorché il male.
Insomma un film che non si può dire non sia godibile, anzi, ma che aveva le potenzialità per essere un Signor film se solo fosse stato realizzato in maniera un po' meno superficiale e avesse sviluppato la figura dei Guaridani (che danno perfino il titolo al film!) più approfonditamente. Visto l'argomento di fondo e la presenza del Presidente e dei Guardiani, si potevano mettere di fronte a David mille scelte morali che avrebbero sicuramente reso il film meno scontato ed un po' più intrigante.
Così com'è si tratta di una storia d'amore piuttosto classica che, come detto, si lascia guardare ed intrattiene ma che non riesce a fare breccia nel cuoei e non trova posto nell'anima dello spettatore di turno per più di una mezz'oretta dai titoli di coda.
Fizziu
Voto: 6,5/10
Citazione:
"Non puoi scappare dal destino David... hai sbirciato dietro una tenda di cui non dovevi neanche accorgerti!"
Tag: Nessuno
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