C'era una volta un fabbro in viaggio per rifornirsi di utensili, una famiglia in visita alla grande città, due maghi novizi in cerca di un maestro, un nano smanioso di avventure, un bardo con tanta voglia di cantare, una chierica in cerca della propria fede, un barbaro con una grande ascia da usare. C'era una volta il fato, magari sottoforma di un topo, di una cicala o più banalmente di un drago, uno di quelli bianchi, uno di quelli grossi. C'era una volta un diario, questo diario e con esso la storia di nove persone che partite per un viaggio non si sono più lasciate.
Capitolo 1 - Kortos Island
E' arrivata all'improvviso, una grossa ombra nera ci ha attaccato frantumando la nave in mille pezzi.
A stento abbiamo raggiunto la riva dell'Isola di Kortos.
Salvi? forse... l'isola ora è ammantata da un inverno perenne, innaturale.
Fiocchi di neve che pesano come macigni, testimoni della costante presenza del drago e della minaccia che incombe.
Gli abitanti dell'isola sono spaventati, le persone spariscono.
In ogni dove è stata segnalata la presenza di guerrieri Sahuagin e di altari consacrati al male.
Ci viene naturale collaborare, ci dividiamo in gruppi ed abbracciando le armi organizziamo dei giri esplorativi sull'isola.
Ognuno fa la propria parte secondo le proprie attitudini.
Aiutiamo le persone, iniziamo ad eliminare i Sahuagin, a dipanare il mistero.
Su indicazione della popolazione riusciamo a ritrovare Lars Hayton ed a convincerlo a darci una mano.
Pare sia l'unico a conoscenza di quanto stia realmente accadendo e per questo motivo viveva nascosto nelle ombre.
Seguendo le sue indicazioni ci dirigiamo verso misery's peak, la paura ma forse anche la speranza è quella di incontrare il drago. Entriamo in una grotta che si rivela essere un enorme cavità nelle profondità dell'isola. I passaggi sono contorti, la via è piena di ragni di ghiaccio e non morti.
E' un vero e proprio labirinto ma riusciamo comunque ad avanzare ed a vedere il drago, sotto di noi, immenso. Alla sua vista una certezza ci assale: siamo troppo poco esperti per sconfiggerlo, ad una vana morte sarebbe probabilmente preferibile un'onorovele ritirata.
Entriamo nell'ala più profonda della cavità spinti più che altro dall'inerzia e ci rendiamo subito conto di quello che sta succedendo.
Il drago, grazie all'aiuto di un cristallo magico è controllato da un Mind Flayer.
L'orribile creatura sfruttando i propri poteri mentali costringe il drago a compiere le azioni più nefande.
E' un attimo!! spezziamo il cristallo e l'incantesimo si rompe.
Il drago riprende il controllo della propria mente e spazzia via il Mind Flayer con un soffio di ghiaccio per poi allontanarsi dalla caverna e, scopriremo poi, anche dall'isola.
Con quanto ci rimane delle nostre forze usciamo dalla caverna, alziamo il viso al cielo e ci accorgiamo che non nevica più.
L'incubo è finito, l'isola è libera, ci guardiamo negli occhi per un attimo e sorridiamo.
Ben presto ci dirigiamo al porto e decidiamo di comune accordo di lasciare l'isola per Stormreach la nostra prima destinazione. Siamo cresciuti molto dal primo attacco del drago, il caso, il drago o qualche Dio misterioso hanno contribuito ad unirci.
Che diritto abbiamo noi di andare contro il volere di un Dio?.
Koba